giovedì, dicembre 29, 2005

Gela, ancora un colpo alla "Stidda"

GELA (CALTANISSETTA) - Gli agenti del commissariato di Gela e della squadra mobile di
Caltanissetta stanno eseguendo 10 ordini di custodia cautelare in carcere emessi dal gip del
tribunale nisseno, Giovanbattista Tona, su richiesta della Dda, per estorsione aggravata e
associazione mafiosa. A quattro degli indagati i provvedimenti restrittivi sono stati notificati in
carcere, dove si trovano già detenuti per altri reati.
I destinatari dei provvedimenti, secondo gli inquirenti, farebbero parte di Cosa nostra e della
'Stidda', che dal '92, dopo gli anni della guerra di mafia a Gela, hanno firmato un armistizio,
tuttora valido e rispettato, fino al punto da portarli a una divisione delle zone di influenza
criminale e alla collaborazione nel racket delle estorsioni e nei traffici di stupefacenti.
Queste le 10 persone arrestate: Filippo Salvatore Faraci, 28 anni, imbianchino, sorvegliato
speciale; Carmelo Fiorisi, 45 anni, agricoltore, anche lui sorvegliato speciale, Calogero
Cosenza,
73 anni ,a cui sono stati concessi gli arresti domiciliari per l'età. Sono tutti di Gela.
A Treviglio, in provincia di Bergamo, con il concorso della squadra mobile della questura di
Bergamo, è stato arrestato Giuseppe Novembrini, 33 anni di Gela.
La misura è stata notificata in carcere a Alessandro Gambuto, nisseno di 30 anni, Enrico
Maganuco
, gelese, 42 anni, Luca Luigi Incardona, gelese, 29 anni. Inoltre, con il concorso delle
Squadre Mobili delle questure di Perugia, l'Aquila e Potenza, l'ordinanza di custodia cautelare
in carcere è stata notificata a Rosario Trubia, 41 anni, Francesco Morteo, 41 anni ed Emanuele
Cosenza
, 43 anni, tutti gelesi.
20 Dicembre 2005

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