mercoledì, aprile 19, 2006

I politici non c'entrano? Mah...

PALERMO - Fra i biglietti trovati nel covo di Bernardo Provenzano gli inquirenti hanno scoperto e decifrato anche quelli dei capimafia latitanti Matteo Messina Denaro e Salvatore Lo Piccolo: i due boss scrivono al capo di cosa nostra e si porgono con grande deferenza. In particolare emerge grande rispetto nei confronti di Provenzano emerge dai pizzini attribuibili a Messina Denaro.Dalle lettere emerge il ruolo di vertice ricoperto fino al giorno dell'arresto da Provenzano e dal fatto che i capimafia delle province siciliane si rivolgono a lui per qualsiasi problema sulle attività criminali di cosa nostra.L'inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe Pignatone e dai pm Marzia Sabella e Michele Prestipino, si sta dividendo in diversi fascicoli di indagine che saranno assegnati ai magistrati della Dda che si occupano dei vari gruppi di lavoro delle province siciliane. Sabella e Prestipino hanno già lasciato Palermo per trasferirsi a Terni dove domani è previsto l'interrogatorio in carcere di Provenzano.Nei biglietti scritti dai capimafia latitanti Matteo Messina Denaro e Salvatore Lo Piccolo emerge un problema fondamentale per Cosa nostra: il coinvolgimento di nuove persone di fiducia dopo gli arresti eseguiti nei mesi scorsi. Secondo i boss non ci sarebbero più sufficienti uomini a disposizione delle cosche mafiose.I capimafia, in seguito alle pressioni investigative a cui sono state sottoposte le famiglie mafiose siciliane, soffrirebbero, infatti, a causa di una mancanza nel ricambio di uomini.Negli ultimi anni la ricerca di Bernardo Provenzano, coordinata dai pm della Dda di Palermo, hanno portato all'arresto di 450 persone accusate di far parte della rete di favoreggiatori del vecchio padrino corleonese e al sequestro di beni per un valore complessivo di diversi milioni di euro.Secondo il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, nei pizzini di Provenzano non ci dovrebbero essere nomi di politici. "Tanti tremano perchè non sanno se si parla di loro nei pizzini" ha detto Grasso rispondendo alla stampa estera. Quanto in particolare ai politici, "penso che Provenzano - ha aggiunto - non abbia scritto il nome di nessun politico, semmai di qualche intermediario. Per ora siamo nella fase della decifrazione".
19/04/2006

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