mercoledì, maggio 24, 2006

5000 in piazza per ricordare Falcone


PALERMO - Musica, canti, balli: si può dire anche così 'no' alla mafia. Lo hanno fatto le migliaia di ragazzi (5.000 secondo gli organizzatori) che dal carcere dell' Ucciardone hanno raggiunto in corteo l'albero che è diventato il luogo di ritrovo delle commemorazioni che ogni anno ricordano la strage di Capaci.
"Siamo un popolo che reagisce - ha detto il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso parlando ai ragazzi dal palco allestito in via Notarbartolo - stiamo seguendo l'insegnamento di Falcone che dopo qualunque colpo si rialzava e diceva: prima o poi riusciranno a capire". Ma in questa giornata di festa le istituzioni hanno preferito avere un ruolo marginale lasciando la scena ai ragazzi. E loro, gli studenti arrivati da tutta Italia con la Nave della legalità, hanno gridato il loro basta alla criminalità alternandosi sul palco in un improvvisato spettacolo di musiche e poesie. "Mai come adesso - ha osservato il consigliere del Csm Luigi Berlinguer, attivo sostenitore di questa iniziativa - hanno sostituito le parole così bene. La 'joie de vivre' di questi ragazzi è stata più eloquente di mille dichiarazioni". I ragazzi dunque sono stati i veri protagonisti della giornata e Maria Falcone, la sorella del giudice palermitano, ne ha premiati alcuni: i ragazzi di 'Addio pizzo', il comitato antiracket nato a Palermo due anni fa, e gli ormai famosi Ragazzi di Locri, quelli che hanno reagito all'omicidio di Fortugno con il provocatorio invito 'E adesso ammazzateci tutti'. Confusi tra la folla magistrati del tribunale di Palermo, tra cui Alfredo Morvillo, fratello della moglie di Falcone, Rita Borsellino e don Ciotti, arrivato da Torino per partecipare a questo evento. L'atmosfera di festa si è interrotta soltanto quando, dalla tromba della fanfara della polizia alle 17.58, ora della strage di Capaci, sono uscite le prime note del Silenzio. 23/05/2006
Fonte: La Sicilia

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