giovedì, settembre 14, 2006

Accade in piazza un Sabato notte a Marsala

Marsala è una calma e tranquilla cittadina in riva al mare, cosi calma che non succede mai niente e nessuno parla di niente.Cosi accade che nel pieno di un Sabato sera di fine estate in piazza del Popolo, scenario della notte giovanile marsalese, gente non ben definita si ammazzi in pubblico lasciando un uomo grondante di sangue per terra straziato dalle coltellate. Ma tranquilli, non è successo niente di particolare. Almeno niente che richieda l’intervento tempestivo delle forze dell’ordine che operano sul nostro territorio. Già, perché sebbene ci sia stato un accoltellamento, forse un regolamento di conti, in piazza di fronte a centinaia, se non migliaia, di persone, la polizia e i carabinieri arrivano trascinati dal traffico e senza sirene dopo più di mezz’ora dall’intervento del 118 che ha trasportato un uomo moribondo al pronto soccorso. Nel frattempo però la gente è scappata, e polizia e carabinieri arrivano in una piazza semideserta dove una pozza di sangue per terra ha ormai fatto il vuoto.E quando la volante della polizia e quella dei carabinieri, 4 uomini in totale, arrivano non posso fare a meno di accoglierli con un caldo applauso facendogli i complimenti per l’ottimo tempismo e per l’eccellente servizio d’ordine svolto nella nostra città.. Ma stiamo scherzando o cosa?Succede solo da noi che la piazza principale della città sia abituale teatro di risse e adesso anche luogo in cui i mafiosi, i picciotti, circolino tranquilli con i coltelli in tasca e si sentano liberi di ammazzarsi in pubblico. Solo poco tempo fa abbiamo rischiato di perdere un caro amico, Gaspare Buffa, pestato a sangue nel medesimo luogo e finito in coma per alcuni giorni. Naturalmente nessuno ha visto niente, nessuno sa niente, nessuno dice niente. E allora perché non cambiamo il simbolo di Marsala e lo sostituiamo con le tre scimmiette: “Non vedo, non sento, non parlo”. Perché non le prendiamo ad icona della nostra città, sarebbero certamente una maggiore attrazione rispetto a quell’ammasso di cemento che tutti continuano a chiamare “monumento ai Mille”.Sarei curioso anche di leggere il verbale che avranno redatto polizia e carabinieri sull’accaduto. Sarà sicuramente di grande aiuto per le indagini, ammesso che indagini ci saranno.Uno dei carabinieri con cui ho discusso ha giustificato il loro ritardo, assenza la definisco io, affermando che sul territorio di Marsala solo una pattuglia è in servizio nelle ore notturne, e che trovandosi al momento della chiamata a Strasatti era impossibile intervenire quando ancora avrebbe avuto un senso. Se ciò è vero è alquanto scandaloso, parliamo di poliziotti di quartiere quando dobbiamo aver paura a trascorrere la sera con gli amici per le strade. Anche dopo che solo due settimane fa in Piazza del Popolo abbiamo assistito ad un notevole impiego di forze dell’ordine per normali controlli di routine che hanno portato ad un paio di verbali agli esercenti della zona. Il carabiniere, vista la mia rabbia e agitazione, mi ha inoltre esortato a sollevare la questione, a scuotere un presa di posizione popolare. Io questo invito lo voglio cogliere al balzo. E’ ora che Marsala si svegli dal torpore in cui vive, è ora che i cittadini di questa città siano effettivamente la componente attiva della nostra comunità. E’ inutile che da domani i genitori impediscano ai propri figli di uscire il sabato sera o di frequentare la nostra Piazza del Popolo. Perché non dobbiamo essere noi a scappare, non è normale che a seguito di un fatto del genere tutto continui come sempre, ognuno pensando a fatti suoi, con la speranza di campare cent’anni.E’ ora di alzare la voce e di manifestare il proprio dissenso se non vogliamo che Marsala continui a spopolarsi e a regalare giovani menti al resto d’Italia. Da qui sento la necessità di lanciare un appello alle forze dell’ordine, a chi li comanda, a chi eroga i fondi necessari al loro lavoro. Un appello ad una maggiore presenza e ad un maggior controllo sul territorio. Probabilmente è necessario che una pattuglia stazioni nei pressi della piazza durante le ore notturne, senza però turbare la gente comune che trascorre con gli amici attimi di svago.Ma ancora di più sento la necessità di lanciare un appello a voi cittadini, a voi ragazzi che questa città la vivete, un appello ad un maggiore attivismo ed interesse. Sono parole che si disperdono le lamentele che ci scambiamo tra noi. E’ tempo di manifestare il nostro stato di malessere, è tempo di alzare la voce.
Davide Bonomo

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