sabato, settembre 02, 2006

Cuffaro "faccia tosta"

PALERMO - "Domani ricorre il 24/mo anniversario del sacrificio del generale dei carabinieri, Carlo Alberto Dalla Chiesa, della moglie Emanuela Setti Carraro e dell'agente di scorta, Domenico Russo, trucidati dal piombo mafioso. Ricordiamo oggi quella sera di grande tristezza per ribadire l'impegno delle istituzioni, a tutti i livelli, contro la mafia e contro ogni altra forma di criminalità". Così il presidente della Regione Siciliana, Salvatore Cuffaro, ricorda l'eccidio avvenuto a Palermo la sera del 3 settembre del 1982. "La figura del generale Dalla Chiesa, nell'immaginario dei siciliani, rimane quello di un uomo dello Stato che aveva un grande senso delle istituzioni. Dalla Chiesa - aggiunge - fu tra i primi a capire l'importanza del coinvolgimento della società civile, e in particolare delle giovani generazioni, nella lotta alla criminalità organizzata. Ricordo ancora le sue visite nei licei della città, il suo dialogo appassionato con gli studenti, la sua capacità di far valere, sempre, le regole della convivenza civile e dello Stato di diritto". "Noi, come Regione Siciliana, non abbiamo dimenticato il suo straordinario esempio - dice - intitolando a lui un accordo di programma quadro, siglato nel settembre del 2003 con i Ministeri dell'Interno e dell'Economia. Uno strumento che punta a sostenere e incentivare l'azione di prevenzione per migliorare le condizioni di sicurezza dei cittadini". "Siamo convinti che sia proprio questo - conclude - il modo migliore per ricordare chi ha sacrificato la propria vita per far valere l'interesse generale della società. Un atto concreto, insomma, per fa rivivere nella coscienza di tutti la figura del generale Dalla Chiesa, con un'azione in suo nome tesa a favorire la collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti nella lotta alla criminalità organizzata".
02/09/2006
Fonte: La Sicilia

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