giovedì, ottobre 12, 2006

Proposta di legge della Gasparrini

Roma, 11 ott. (Apcom) - Da due a cinque anni di reclusione, arresto in flagranza, emissione di ordinanza cautelare e dichiarazione di ineleggibilità o di decadenza se eletto. Queste le misure a carico del candidato o del malavitoso che supporta la sua campagna elettorale, previste nella proposta di legge presentata da Federica Rossi Gasparrini (Federcasalinghe) per migliorare la disciplina della sorveglianza speciale.
Le disposizioni legislative tendenti a colpire le organizzazioni criminali sono state completate e perfezionate, anche recentemente, con la disciplina legislativa del regime di carcerazione che va sotto il nome di "articolo 41-bis", anche detto "carcere duro". "C'è però un aspetto della legislazione vigente - afferma Gasparrini - che necessita di un ulteriore perfezionamento: è quello riguardante la disciplina della sorveglianza speciale". E' infatti previsto dalla legge che le persone sottoposte al regime di sorveglianza speciale di polizia sono per legge private dell'elettorato attivo e passivo, cioè non possono votare e non possono essere elette".
"Tuttavia - prosegue Gasparrini - non c'è alcuna disposizione di legge che vieti a tali persone di svolgere propaganda elettorale in favore di candidati o di simboli, che possono continuare ad esercitare la loro influenza sul terreno politico e, poiché si tratta di persone riconosciute socialmente pericolose - sottolinea l'onorevole - è evidente come grazie alla loro attività propagandistica vengano favorite persone portatrici di interessi non leciti, legate ai candidati. La presente proposta di legge - conclude Gasparrini - vuole quindi colpire uno dei nodi cruciali dei rapporti tra politica e malaffare, che in alcune regioni d'Italia infangano le istituzioni democratiche".
Fonte: virgilio.it

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