giovedì, novembre 23, 2006

E Cuffaro contribuiva.....

Palermo, 21 nov. - (Adnkronos) - Le strade interpoderali erano una vera e propria miniera d'oro per l'imprenditore Michele Aiello. In poco meno di un ventennio, l'imputato chiave del processo alle 'talpe' della Procura di Palermo, accusato di associazione mafiosa, ha realizzato 289 strade in tutta la Sicilia, ottenendo un utile di circa undici miliardi di vecchie lire. Soldi che, si scopre oggi, a quanto emerge dal processo, potrebbero non essere stati neppure dichiarati al fisco. A parlare in aula dei redditi milionari e della probabile evasione fiscale di Aiello, e' un teste citato dalla stessa difesa dell'ex magnate della Sanita', accusato di essere prestanome del boss Bernardo Provenzano. Una deposizione fiume in cui il dottore commercialista Salvatore Errante Parrino, che dopo l'arresto di Aiello e' stato chiamato dallo stesso imputato a fare i conti in tasca alle sue societa', ha ripercorso l'attivita' imprenditoriale di Aiello a partire dalla fine degli anni Settanta fino al suo arresto. E' lo stesso commercialista a spiegare, durante la sua testimonianza, all'avvocato Sergio Monaco, legale di Aiello, il funzionamento dei finanziamenti delle strade interpoderali. ''Per ogni strada - ha spiegato - la Regione Siciliana finanziava mediamente 400 milioni di vecchie lire. Alla fine, detraendo i costi, restava un utile medio di circa il 10 per cento, cioe' di 40 milioni di vecchie lire, ma che poteva aumentare anche fino a cento milioni. Aiello ha realizzato 289 strade interpoderali...''.
Fonte: Adn Kronos

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