mercoledì, dicembre 27, 2006

Delitti irrisolti in Lombardia. Salta fuori qualche boss

MILANO - C'è anche il boss mafioso Bernardo Provenzano tra gli indagati nell'ambito di una inchiesta condotta dal pm di Milano Marcello Musso, riguardante una decina di omicidi rimasti fino ad ora irrisolti e in gran parte precedentemente archiviati, commessi a Milano e in provincia a partire da metà degli anni '80. L'indagine, partita da una serie di dichiarazioni di collaboratori di giustizia a Palermo, ha portato, nelle ultime settimane, agli interrogatori fra gli altri dei capimafia Pippo Madonia, Giovanni Brusca e Antonino Giuffrè. Tra gli indagati oltre a Provenzano ci sono anche Salvatore Riina, Leoluca Bagarella e gli stessi Brusca e Madonia. Gli omicidi, in passato ritenuti scollegati l'uno dall'altro, sarebbero infatti tutti riconducibili agli stessi mandanti, individuati nei vertici corleonesi di Cosa Nostra. Gli interrogatori del pm riprenderanno il prossimo sabato. Da quanto è emerso, tra l'altro, ci sarebbe un nuovo collaboratore di giustizia, sentito per la prima volta proprio a Milano in relazione agli omicidi, che starebbe fornendo elementi importanti per risolvere diversi casi. Tra i più noti, di questi casi, vanno ricordati l'assassinio di Gaetano Carollo, ucciso a Liscate nel giugno dell' '87, che sarebbe stato ordinato direttamente da Provenzano, e quello di Alfio Trovato, avvenuto nel 1992 a Milano.
27/12/2006
Fonte: La Sicilia

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