giovedì, marzo 15, 2007

Cena della legalità a Brescia

Lunedì scorso l’oratorio di Malegno ha ospitato un appuntamento speciale all’insegna della lotta alla mafia, una «Cena della legalità» in cui, con il pretesto di assaggiare i prodotti delle terre sequestrate alla malavita organizzata siciliana ed affidate a cooperative di produzione spesso gestite da giovani dell’isola, si è parlato di mafia con uno dei protagonisti della lotta alla mafia, Giovanni Impastato, fratello di Peppino ucciso della malavita siciliana nel 1978, portato alla conoscenza dell’opinione pubblica grazia al fortunato film «I cento passi» di Marco Tullio Giordana.
«La mafia oggi - ha spiegato Giovanni Impastato ai 150 partecipanti - non è una realtà solo siciliana, bensì è una realtà presente nell’economia globalizzata, e presente anche nella ricca Lombardia, regione terza solo a Sicilia e Calabria per presenza mafiosa. Detto questo è opportuno che sempre più persone conoscano una delle modalità di lotta alla mafia che è quella di creare un’economia alternativa, un’economia della legalità, in quelle aree dove storicamente la presenza mafiosa è più forte. Grazie ad una legge dello stato infatti i terreni di soggetti riconosciuti mafiosi sono sequestrati ed affidati a cooperative di produzione (tre attive in Sicilia, con una quarta di prossima attivazione, ed una in Calabria, ndr) che vengono affidate a dei giovani che puntano attraverso il lavoro al riscatto della loro terra attraverso il lavoro. Questo è un modo per intaccare il potere consolidato della mafia, e attorno alle cooperative si è attivata una rete di associazioni dall’esplicito nome di «Libera» pronta a sostenere che vuol reagire allo status-quo mafioso, una reazione che è un po’ come fece mio fratello Peppino che si sacrificò con la sua ribellione al sistema mafioso, e per questo venne ucciso».
Malegno non è nuova a progetti legati alla legalità, legati alla lotta alla mafia, grazie alla sensibilità in questo senso dell’assessore alle problematiche giovanili Orsolina De Rosa: nel settembre di due anni fa Giovanni Impastato fu ospite una prima volta di una partecipata serata sulla mafia. Lo scorso anno nel paese camuno venne don Luigi Ciotti, fondatore dell’associazione «Libera» e lo scorso dicembre Malegno organizzò una tre giorni in Sicilia nei luoghi della mafia, da Cinisi a Corleone, da Capaci a Via Damelio.
Lunedì scorso si diceva il ritorno di Giovanni Impastato, e venerdì 23 marzo prossimo nel paese camuno ci sarà l’onorevole Nando Dalla Chiesa, figlio del generale dei Carabinieri Carlo Alberto ucciso a Palermo dalla mafia nel 1982, a presentare il volume «Le ribelli», raccolta di testimonianze di donne che hanno sfidato la mafia.
Fonte: Brescia oggi

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