martedì, marzo 20, 2007

Strana morte di un medico che curò Provenzano

I dieci indagati per la morte di Attilio Manca, il giovane urologo siciliano, vice primario presso l’ospedale Belcolle di Viterbo, trovato morto nel suo appartamento nel febbraio 2004, saranno sottoposti a un test comparativo del Dna. Lo ha deciso il gip del tribunale di Viterbo su richiesta del pm.
In sostanza, attraverso incidenti probatori, il dna dei dieci indagati sarà comparato a quello rilevabile nelle cicche di sigarette e sugli strumenti chirugici trovati nell’abitazione del medico. La morte dell’urologo, in un primo momento, venne attribuita ad una overdose di eroina, ma la famiglia Manca ha sempre rigettato tale ipotesi, tanto che ha chiesto ed ottenuto la riapertura dell’inchiesta. Ad avviso dei genitori, infatti, Attilio Manca sarebbe stato ucciso dalla mafia di Barcellona Pozzo di Gotto, paese del quale sono originari e dove vivono tuttora.
In particolare, il padre Gioacchino e la madre Angela, sostengono che loro figlio, considerato uno dei più abili urologi d’Italia, sia stato eliminato, inscenando l’overdose d’eroina, perché sarebbe stato costretto ad assistere il boss Provenzano durante l’intervento alla prostata cui fu sottoposto a Marsiglia.
Fonte: Il mattino

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