martedì, aprile 03, 2007

Arrestato Genovese

PALERMO - I "pizzini" trovati nel covo di Bernardo Provenzano il giorno del suo arresto continuano a svelare nuovi nomi di favoreggiatori del vecchio padrino. Il gip, accogliendo la richiesta dei pm della procura, ha ordinato l'arresto di Giovanni Genovese, 36 anni, figlio di Salvatore, capomafia di San Giuseppe Jato, da anni detenuto perchè condannato per associazione mafiosa e omicidi. Dall'inchiesta coordinata dai pm Roberta Buzzolani, Maurizio De Lucia e Francesco Del Bene, emerge che Giovanni Genovese era in contatto con Provenzano ma anche con altri due latitanti: Salvatore Lo Piccolo, che adesso sarebbe al vertice di Cosa nostra a Palermo, e Giovanni Raccuglia.
Giovanni Genovese era già stato arrestato perchè accusato di estorsione. L'uomo era però tornato in libertà dopo poco tempo ed era attualmente sorvegliato speciale. Adesso è finito in carcere con l'accusa di associazione mafiosa. Nelle lettere che il boss latitante Salvatore Lo Piccolo inviava a Bernardo Provenzano, si faceva riferimento a Giovanni Genovese come il referente di Cosa nostra nella zona di San Giuseppe Jato. Analizzando i "pizzini" trovati nel covo di Provenzano il giorno del suo arresto, emerge la figura di Genovese il quale, nonostante fosse sottoposto a sorveglianza speciale, continuava a gestire la cosca mafiosa, imponendo il pagamento del pizzo e inviando parte delle somme ricavate a Provenzano. I pm della Direzione distrettuale antimafia, coordinati dal procuratore aggiunto, Giuseppe Pignatone, sostengono che Genovese è inserito nel contesto di Cosa nostra, tanto da avere rapporti diretti con i latitanti Salvatore Lo Piccolo e Domenico Raccuglia. Emerge, inoltre, che Genovese era in contatto con Provenzano tramite Giuseppe Salvatore Lo Bue, arrestato subito dopo la cattura del boss latitante perchè accusato di aver curato la latitanza del capo di Cosa nostra. Tutti gli elementi d'accusa raccolti dai carabinieri sono serviti ai pm per chiedere e ottenere l'arresto di Genovese. 02/04/2007
Fonte: La Sicilia

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