giovedì, settembre 20, 2007

Arrestati 7 imprenditori

GELA (CALTANISSETTA) - Sette imprenditori di Gela sono stati posti agli arresti domiciliari per associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d'asta. Ad altri tre è stata imposta la misura dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. I provvedimenti, emessi dal Gip del tribunale di Gela, Lirio Conti, su richiesta del pm, Serafina Cannatà, sono stati eseguiti dalla polizia in un'operazione chiamata "Octopus". Secondo le indagini, i dieci imprenditori avrebbero messo in piedi due 'cordate' che pianificavano la partecipazione alle gare d'appalto del comune di Gela (nei settori dei lavori pubblici, della manutenzione e dell'ecologia), del comune di Ragusa e della Provincia regionale di Caltanissetta.Per riuscire a pilotare l'aggiudicazione delle commesse di lavoro, secondo l'accusa stabilivano con congruo anticipo non solo i ribassi da effettuare ma anche chi fare partecipare alle singole gare. Le due cordate si differenziavano per la specializzazione acquisita nei lavori alle cui gare partecipavano. E per fare vincere l'impresa stabilita non si operava solo con i ribassi concordati ma anche con la presentazione di documenti incompleti o contenenti errori e vizi di forma tali da comportare l'esclusione automatica dalla gara. A redigere la documentazione di tutte le ditte erano solo quattro uffici. Le perizie tecniche sui documenti recuperati dai supporti telematici (la memoria dei computer sarebbe stata cancellata frettolosamente prima che la polizia procedesse al loro sequestro) e le intercettazioni telefoniche e ambientali, avrebbero permesso agli inquirenti di trovare conferma alle loro ipotesi investigative.Questi i nomi degli imprenditori arrestati: Francesco Agati, 48 anni; Salvatore Di Dio, 67 anni; Nunzio Capizzello, 51 anni; Salvatore Capizzello, 55 anni; Giacomo Rosario Gerbino, 48 anni; Lorenzo Iaglietti, 64 anni; Carmelo Antonio Messina, 42 anni, tutti di Gela. I tre imprenditori sottoposti all'obbligo di firma giornaliera in un posto di polizia giudiziaria sono Giuseppa Ferrara, 43 anni, Giuseppe Lattaferro, 35 anni e Giovanni Giudici, 24 anni. Il sindaco di Gela, Rosario Crocetta, si congratula con la polizia e la magistratura per l'operazione denominata "Octopus", che ha messo in luce "l'esistenza di cordate finalizzate al controllo e all'aggiudicazione di appalti pubblici. È dall'11 marzo 2003 - dice il sindaco - che denuncio in occasione di ogni gara, nonostante le procedure rigorosissime da noi avviate, l'esistenza di meccanismi di legge che hanno trasformato le gare in semplici riti in cui gruppi diversi decidono i nomi degli aggiudicatari"."Gela è uno dei pochi comuni che in Sicilia denuncia questo metodo assurdo - aggiunge Crocetta - collabora con le forze dell'ordine ed inserisce meccanismi finalizzati a creare difficoltà alle cordate. La legge attuale sugli appalti è uno scandalo! Trovo intollerabile che il sistema politico non avverta la necessità di modificare la procedura di appalti che vedono in tutta Italia gare con centinaia di offerte uguali o simili".
20/09/2007

Fonte: La Sicilia

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