giovedì, ottobre 25, 2007

Arrestati altri "esattori"

CATANIA - Si allarga l'inchiesta che ha portato nei giorni scorsi all'arresto di Giovanni Frazzetta, 39 anni, sorpreso con le mani nel sacco mentre intascava una busta (contenente 310 euro) dal titolare di un autosalone di un paese della provincia di Catania. La polizia, sempre per estorsione, ha arrestato Lorenzo Pavone, 37 anni, di Catania, sorvegliato speciale e Thomas William Calabrese, 35 anni, di Trecastagni.
I due, raggiunti da ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Catania su richiesta dei magistrati della Dda, sono accusati di avere taglieggiato il titolare di un autosalone della provincia etnea con l'aggravante dell'appartenenza all'associazione mafiosa dei Santapaola. Lo stesso provvedimento è stato notificato in carcere a Giovanni Frazzetta ed a Gaetano Orazio Di Bella, di 46 anni.
Le indagini, che nei giorni scorsi hanno portato all'arresto di Frazzetta, hanno consentito agli agenti dello Sco, di accertare che l'azienda, presa di mira del racket del pizzo, era oggetto di estorsione sin dal 1998 ad opera di appartenenti alla cosca Santapaola, gruppo di "Picanello". Tra costoro sono stati individuati Gaetano Orazio Di Bella, tratto in arresto lo scorso 10 settembre per estorsione aggravata ai danni dei titolari di un'altra impresa, Lorenzo Oavine e Thomas William Calabrese, che avevano rivestito nel tempo la figura di esattori per conto della cosca.
Fra i destinatari della misura restrittiva c'è anche Filippo Ferrante, che risulta scomparso dal 2 maggio 2006. Sempre a Catania è finito in manette Giacomo La Spina, 50 anni, accusato di tentata estorsione aggravata. Secondo gli inquirenti, l'uomo era incaricato di riscuotere il pizzo per conto della cosca mafiosa dei Santapaola. L'ordine di carcerazione è stato emesso dal Gip Alba Sammartino. Un secondo destinatario del provvedimento restrittivo è attualmente ricercato. Le indagini sono state avviate la scorsa estate in seguito alla denuncia di un imprenditore.

25/10/2007
Fonte: La Sicilia

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