giovedì, ottobre 25, 2007

Arrestati un po' di "Santapaolesi"

CATANIA - Un ergastolano latitante della cosca Santapaola, Cesare Natale Patti, di 49 anni, è stato arrestato dalla polizia a Catania. Era irreperibile dal 23 marzo del 2006 dopo avere subito una condanna al carcere a vita della quarta sezione della Corte d'Assise etnea per omicidio, tentativo di omicidio e detenzione illegale di armi da fuoco.
La sentenza è stata confermata anche in secondo grado. Agenti della squadra mobile della Questura hanno fatto irruzione in un appartamento di alcuni familiari del ricercato, dove l'uomo si nascondeva, nel rione San Berillo nuovo, dopo complesse indagini coordinate dal procuratore aggiunto Giuseppe Gennaro.

Patti è stato ritenuto nei due gradi di giudizio uno dei componenti il gruppo di fuoco che il 13 maggio del 1996 assassinò Giovanni Indelicato e ferì gravemente Santi Ferlito, entrambi indicati come esponenti della cosca dei Cursoti milanesi 'colpevoli' di non avere voluto restituire un escavatore che era stato rubato a un cantiere protetto da Cosa nostra.
Un altro latitante,
Filippo Crisafulli, 45 anni, indicato come esponente della cosca di Angelo Santapaola e ricercato per associazione mafiosa ed estorsione, è stato fermato dalla polizia di Stato a Misterbianco. A bloccarlo sono stati agenti della squadra mobile della Questura di Catania che hanno seguito la moglie e la figlia che si recavano dal parrucchiere, dove poi li ha raggiunti l'indagato.
Crisafulli è zio acquisito di Nicola Sedici, il guardaspalle di Angelo Santapaola che è stato ucciso lo scorso mese con il suo boss. I corpi carbonizzati delle due vittime sono stati trovati il 30 settembre scorso nelle campagne di Ramacca. L'uomo si era reso irreperibile proprio il giorno dei funerali a Santapaola e Sedici.
Il provvedimento di fermo era stato emesso il 3 ottobre scorso dal procuratore aggiunto Giuseppe Gennaro e dai sostituti procuratori della Direzione distrettuale antimafia di Catania Giovannella Scaminaci e Iole Boscarino.
Agenti della squadra mobile di Catania hanno arrestato due presunti esattori della cosca Santapaola del rione Picanello che, secondo l'accusa, incassavano tangenti dal titolare di un autosalone di un paese della provincia etnea. Sono Lorenzo Pavone, di 37 anni, e Thomas William Calabrese, di 35. Un analogo provvedimento restrittivo è stato notificato in carcere ad altri due indagati nell'ambito della stessa inchiesta ma già detenuti: Giovanni Frazzetta, di 39 anni, e Gaetano Orazio Di Bella, di 47.
Tra i destinatari dell'ordine di arresto c'è anche Filippo Ferrante, di 42 anni, del quale non si hanno più notizie dal 2 febbraio del 2006, giorno in cui i suoi familiari ne hanno denunciato la scomparsa. L'ordine di custodia cautelare è stato emesso dal Gip Antonino Fallone su richiesta del procuratore aggiunto Ugo Rossi e del sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Catania, Francesco Testa.
Un altro presunto esattore della cosca del boss assassinato Angelo Santapaola, Giacomo La Spina, di 50 anni, è stato arrestato da agenti della squadra mobile della Questura di Catania in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Gip Alba Sammartino, su richiesta del sostituto procuratore Alessandro Sorrentino. Un secondo destinatario del provvedimento restrittivo è attualmente irreperibile.
Le indagini della polizia sono state avviate dopo la denuncia di un imprenditore al quale, secondo l'accusa, l'arrestato, definendosi come 'inviato' di Angelo Santapaola, aveva chiesto una tangente 'una tantum' di 100 mila euro e un 'pizzo' mensile di 750. Gli incontri estorsivi sono stati filmati dalla polizia di Stato che ha redatto un'informativa sulla vicenda alla Procura della Repubblica.

25/10/2007
Fonte: La Sicilia

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