lunedì, ottobre 22, 2007

Arrestato latitante in Venezuela

AGRIGENTO - Il latitante agrigentino Francesco Termine, 53 anni, esponente di primo piano della cosca Capizzi di Ribera, è stato catturato da uomini dello Sco e dell'Interpol nella cittadina venezuelana di Valencia. Il boss è stato sorpreso in una villa sorvegliata da molti vigilantes.
Al momento della cattura, per non essere identificato, ha esibito un documento falso intestato ad una persona morta da diversi anni. Francesco Termine, che nel 1991 in Sicilia era scampato ad un grave attentato in cui era rimasto ferito alla gola, aveva avviato in Sudamerica una florida attività imprenditoriale attraverso una serie società di copertura.
Per la "famiglia" aveva il compito di gestire sul territorio venezuelano e colombiano l'approvvigionamento della droga, che inviava in Sicilia in confezioni di succhi di frutta tropicale. Secondo gli investigatori, infatti, Termine avrebbe avuto stretti rapporti con le famiglie mafiose agrigentine dei Cuntrera e dei Caruana. La Direzione centrale della polizia criminale ha già avviato le procedure per l'estradizione.
"L'arresto di un uomo come Termine - osserva il presidente della commissione parlamentare Antimafia, Francesco Forgione - è importante sotto molti profili: si colpisce uno degli snodi fondamentali delle cosche siciliane per il rifornimento di cocaina, si indebolisce la rete di sostegno al potere di Matteo Messina Denaro, si dimostra che non esistono luoghi sicuri per i latitanti".
"Per questo - conclude il presidente della Commissione antimafia - voglio complimentarmi con gli investigatori della polizia di Stato che hanno saputo anche collaborare a pieno con le altre forze di polizia internazionali".

22/10/2007
Fonte: la Sicilia

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