martedì, ottobre 23, 2007

Campanella e l'amico Mastella

FIRENZE - È cominciato con un battibecco tra uno degli avvocati della difesa ed il Pubblico ministero Nino Di Matteo il controesame del collaboratore di giustizia Francesco Campanella, che sta deponendo nel processo per associazione mafiosa e tangenti del complesso commerciale di Villabate (Palermo), per il quale sono imputate 20 persone.
Campanella ha ricordato i suoi rapporti personali e politici con Clemente Mastella. "La mia collocazione politica - ha detto Campanella rispondendo alle domande dell' avvocato Enrico Sanseverino - era quella all'interno dell' Udeur anche se in quel momento non avevo incarichi. Avevo rapporti di particolare vicinanza sul profilo politico e profilo personale con Mastella - ha aggiunto Campanella rispondendo a Sanseverino - al quale riferivo di questioni prettamente politiche come la mia candidatura alle Provinciali 2003".
Il collaboratore di giustizia, sollecitato dall' avvocato Sanseverino (che difende Paolo Marussig), sta ripercorrendo il periodo che ha preceduto la decisione di collaborare con la giustizia, ovvero quando rivestiva il ruolo di uomo di fiducia di Nino e Nicola Mandalà, boss della cosca di Villabate.
Il collaboratore risponde anche a domande sulla sua attività politica, a partire dalla "consulenza" che gli affidò per il piano commerciale ed il piano di sviluppo il sindaco di Villabate Carandino per una somma mensile pari a 4500 euro.

23/10/2007
Fonte: La Sicilia

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