mercoledì, febbraio 06, 2008

Sequestri per 300mln di euro

PALERMO - I giudici del tribunale sezione misure di prevenzione di Palermo hanno ordinato il sequestro di beni riconducibili a boss di Cosa nostra, per un valore complessivo di circa 300 milioni di euro. I provvedimenti sono sei e riguardano i capimafia dei mandamenti mafiosi di Pagliarelli, Noce, Malaspina-Cruillas, Bocca di Falco e le famiglie di Torretta, Carini e Castelvetrano.
Tra i destinatari del provvedimento vi è anche il boss Antonino Rotolo, arrestato nel giugno 2006 nell'ambito dell'operazione "Gotha". Il sequestro ha riguardato 14 società, 102 immobili, 10 automobili e 44 rapporti bancari e polizze assicurative. I sequestri sono stati eseguiti dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Palermo. Le indagini economico-patrimoniali del Gico, coordinate dalla Procura, hanno permesso di accertare, tra l'altro, una forte sproporzione tra l'ingente patrimonio individuato e i redditi dichiarati dai componenti dei nuclei familiari.
Il "tesoro" era intestato a una serie di prestanome, alcuni dei quali risultano indigenti all'anagrafe fiscale. "E' un colpo durissimo, che vale probabilmente quanto la cattura di un grande boss e forse di più", commenta il ministro dell'Interno, Giuliano Amato. "Sono convinto - dice Amato - che questa sia la strategia vincente: sottrarre alla mafia i suoi beni significa colpirla nei suoi organi vitali, mettendone in crisi tutta l'organizzazione. È anche motivo di soddisfazione l'ennesima testimonianza dell'unità dello Stato in questo sforzo contro la mafia, dalla magistratura alla Guardia di Finanza e a tutte le Forze dell'ordine".

05/02/2008
Fonte: La Sicilia

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