mercoledì, aprile 16, 2008

Miceli socialmente pericoloso

PALERMO - L'ex assessore al comune di Palermo Mimmo Miceli dell'Udc, condannato in primo grado a 8 anni per concorso in associazione mafiosa, è "socialmente pericoloso". Il giudizio è stato espresso dai magistrati della sezione misure di prevenzione del tribunale che hanno applicato all'ex politico la misura della sorveglianza speciale. A seguito del provvedimento del collegio, l'ex esponente Udc non potrà lasciare il capoluogo siciliano né uscire di casa dalle 21 alle 7 di mattina e dovrà anche firmare in commissariato tre volte alla settimana. Secondo i giudici esiste "una grave e persistente pericolosità sociale" legata a un'ancora attuale capacità di interferenza di Miceli. In particolare, secondo il collegio, "il prevenuto (che è medico n.d.r.) rimane inserito stabilmente nel sistema della sanità, essendo stato riammesso subito dopo la scarcerazione". "Si tratta di un settore pubblico - continua il provvedimento - ampiamente inquinato da interferenze deteriori, nel quale l'intreccio tra potere mafioso e gestione politico-clientelare dei pubblici incarichi ha manifestato la massima capacità di espressione". I legali dell'ex assessore avevano obiettato che l'uscita di scena dalla vita politica del loro assistito, di fatto, gli impedirebbe di porre in essere comportamenti analoghi a quelli per cui è stato condannato.
12/04/2008
Fonte: La Sicilia

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sottoscrivo quanto detto dalla Corte in merito alla questione sanità. Per il resto penso che, alla luce delle recenti elezioni, il fatto che l'UDC sia riuscita a superare lo sbarramento nella sola Sicilia, mi fa pensare che il relativo elettorato è, diciamo, in un certo qual modo vicino ad ambienti poco sani (ho usato una perifrasi eufemistica, ma il concetto immagino sia chiaro).
Mi sbaglierò? mah...

Sciavè ha detto...

concetto chiarissimo....approvo...