giovedì, aprile 10, 2008

Vedremo...

(AGI) - Palermo, 3 apr. - La difesa produce nuove intercettazioni, depositate in un'inchiesta archiviata ma non nel processo principale, e viene nuovamente rinviato il dibattimento di appello contro Massimo Ciancimino, figlio dell'ex sindaco di Palermo Vito, scomparso anni fa dopo essere stato condannato per mafia. Nelle conversazioni, delle quali oggi e' stata chiesta la trascrizione e l'acquisizione agli atti, Ciancimino junior parlava di provvigioni che egli avrebbe intascato sulle attivita' economiche di uno dei suoi coimputati, l'avvocato tributarista Gianni Lapis: secondo la difesa, questo proverebbe che gli interessi dell'imprenditore sarebbero stati leciti e che i due non avrebbero cercato di riciclare il tesoro di don Vito Ciancimino, cosi' come sostiene l'accusa. Una tesi alla quale il procuratore generale Angela Tardio replichera' alla prossima udienza, prevista per l'8 maggio. Il giudizio e' in corso davanti alla quarta sezione della Corte d'appello di Palermo, presieduta da Rosario Luzio. In primo grado, col rito abbreviato, davanti al Gup, il 10 marzo dell'anno scorso, Massimo Ciancimino ebbe cinque anni e otto mesi, Lapis cinque anni e quattro mesi, come l'altro avvocato imputato, Giorgio Ghiron. Un anno e quattro mesi e' invece la condanna toccata alla quarta imputata, Epifania Silvia Scardino, vedova di Vito e madre di Massimo Ciancimino.
Fonte: Agi.it

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