giovedì, giugno 05, 2008

Custodia cautelare per 12 indagati

CATANIA - La polizia di Stato di Siracusa ha eseguito un ordine di custodia cautelare in carcere nei confronti di 12 indagati per associazione mafiosa, estorsioni a commercianti ed imprenditori del settore dei videogiochi e per illecita concorrenza mediante violenza e minaccia.
L'operazione rappresenta il seguito del blitz 'Game Over' compiuto dalla polizia il 14 maggio scorso, su disposizione della Dda di Catania, culminato con il fermo di 10 persone ritenute riconducibili alla cosa mafiosa Bottaro-Urso. Alcuni di loro sono tra i destinatari degli ordini di arresto.
Secondo le indagini della polizia, il titolare di alcune ditte di noleggio di videogiochi, grazie all'appoggio del clan, era riuscito ad acquisire, a discapito degli altri imprenditori del settore, il monopolio a Siracusa dell'attività economica del noleggio e della gestione degli apparecchi da intrattenimento.
Inoltre il gruppo avrebbe costretto altri operatori del settore, attraverso atti intimidatori, a cedere i 'posti' in diversi esercizi commerciali o a versare al gruppo mafioso una ingente somma di denaro a titolo estorsivo. Secondo l'accusa il clan reinvestiva i soldi in affari criminali e li utilizzava anche per pagare gli 'stipendi' agli affiliati.
Tra gli arrestati c'è anche un militare della Guardia di finanza. È un maresciallo in servizio al nucleo di polizia tributaria del comando provinciale siracusano per il quale il Gip ha disposto gli arresti domiciliari. Il maresciallo è accusato di corruzione e rivelazione di segreto d'ufficio.
Complessivamente gli investigatori hanno arrestato nove persone e notificato il provvedimento in carcere a tre persone già detenute per altra causa. Gli arrestati sono Pietro Vasques, di 42 anni, che era ai 'domiciliari'; Giuseppe Blundo, di 43; Luigi Cavarra, di 33; Michele Cianchino, di 26; Vito Fiorino, di 29; Alessandro Grassia, di 36; Luigi Micieli, di 57; Angelo Renato, di 37, e Angelo Zivillica, di 30. Il provvedimento è stato notificato in carcere a Domenico Curcio, di 22 anni, Massimo Guarino, di 23, e a Elio Lavore, di 41.
05/06/2008
Fonte: La Sicilia

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