martedì, settembre 23, 2008

La regione contro il racket... Funzionerà?...

(Adnkronos) - La Regione siciliana in prima linea, al fianco di commercianti e cittadini, per contrastare il fenomeno dell'usura e del racket. Un impegno concreto dell'assessorato per le Autonomie locali che finanzia, con fondi europei, l'apertura di nove sportelli (uno per ogni capoluogo di provincia) che offriranno servizi ed attivita' di sostegno e supporto nei confronti di soggetti ''colpiti'' sia dal racket delle estorsioni che dall'usura. Il progetto prevede inoltre la formazione di 210 operatori delle forze dell'ordine. Il progetto - intitolato ''Azioni di sistema per lo sviluppo della legalita''' (finanziato con un milione e 600 mila euro della misura 3.21 del POR 2000-2006 - e' realizzato dall'Universita' degli Studi di Catania in collaborazione con ''C&B'', le onlus-coop ''La citta' del sole'' di Catania e ''Fenice'' di Palermo. Tra gli obiettivi del progetto anche il coinvolgimento di tutte le prefetture e delle forze dell'ordine (polizia di Stato, arma dei carabinieri, guardia di finanza e polizie municipali) operanti in Sicilia. Per presentare i contenuti e le finalita' del progetto e' indetta una conferenza stampa per mercoledi' 24 settembre alle ore 10,30 che si svolgera' presso l'assessorato regionale per la Famiglia, le Politiche sociali e le Autonomie locali. Assieme all'assessore Francesco Scoma saranno presenti il questore di Palermo, Alessandro Marangoni; il questore di Catania, Michele Capomacchia; il prefetto di Palermo,Giancarlo Trevisone, il prefetto del capoluogo etneo, Giovanni Finazzo e il rettore dell'Universita' degli studi Catania, Antonio Recca. ''Verranno attivati - afferma l'assessore Francesco Scoma - corsi di formazione specifici, per 540 ore complessive tra teoria e pratica, rivolti alle forze dell'ordine e contestualmente avviati gli sportelli antiracket ed antiusura che si avvarranno, tra gli altri, delle associazioni di categoria dei commercianti, degli imprenditori, delle istituzioni pubbliche, dell'''associazione antiracket Libero Futuro'', del consorzio Asi di Palermo, oltre alla collaborazione delle Questure e delle Prefetture siciliane.
Fonte: Adnkronos

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