giovedì, ottobre 23, 2008

Parte civile di 14 commercianti e imprenditori. Prima volta.

PALERMO - Per la prima volta 14 commercianti e imprenditori vittime del racket delle estorsioni saranno parte civile, a Palermo, in un processo ai clan. Quella che avverrà domani davanti al Gup Vittorio Anania, che celebra l'udienza preliminare a carico di 76 tra boss, estorsori e favoreggiatori, è la più grossa costituzione di parte civile di vittime del pizzo mai avvenuta. Oltre alle vittime chiederanno di partecipare al processo le associazioni di categoria, le associazioni antiracket Fai e Addiopizzo e per la prima volta l'ufficio del commissario nazionale antiracket. In aula, in rappresentanza del Governo ci sarà il sottosegretario all'interno Alfredo Mantovano. Nei giorni scorsi aveva annunciato l'intenzione di costituirsi anche il sindaco di Palermo Diego Cammarata. "Speriamo - dicono i rappresentanti dell'associazione antiracket Addiopizzo - che il sindaco sia presente in tribunale in rappresentanza dei tanti commercianti che hanno deciso di ribellarsi al pizzo". Davanti al Gup ci saranno 48 tra estorsori e uomini d'onore della cosca palermitana di San Lorenzo, tra i quali i capimafia Salvatore, Sandro e Calogero Lo Piccolo, e 28 commercianti che, negando di avere subito richieste estorsive, avrebbero favorito la mafia. Le istanze di costituzione di parte civile verranno presentate dai titolari delle seguenti attività commerciali: la ferramenta Guajana; il bar Paradise; la discoteca Villa Partanna; il Mad Market; la Fabbrica delle idee; l'impresa edile Corecos; la ditta Di Giovanni costruzioni; la carrozzeria Chifari; il discopub Birimbao; il lido balneare Playa Bonita; l'impresa di arredi scolastici Biga; la sala giochi Puccio, Renato Bar e l'impresa edile Durante. Ad assistere le vittime sono i legali di AddioPizzo, che sarà presente anche come associazione.
23/10/2008
Fonte: La Sicilia

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