sabato, novembre 08, 2008

L'ANM denuncia...

Roma, 4 nov. (Apcom) - La mafia continua a minacciare i magistrati, come dimostrano i nuovi "allarmanti gesti intimidatori" nei confronti dei pm Nino Di Matteo e Roberto Piscitello. Lo denuncia l'Associazione nazionale magistrati, sollecitando le istituzioni ad impegnarsi per rafforzare gli strumenti d'indagine, ma chiedendo anche di smetterla con i "tentativi di delegittimazione" della magistratura e di mettere da parte provvedimenti che lasciano sguarnite Procure impegnate in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata. "Mentre il Ministro Brunetta propone di installare i tornelli nei palazzi di giustizia per controllare la presenza dei magistrati in ufficio, mentre il quotidiano 'Il Giornale' persevera in una orchestrata campagna di denigrazione dell'intero ordine giudiziario, la mafia continua a minacciare i magistrati impegnati ogni giorno nell'azione di contrasto a Cosa Nostra - avverte la giunta del 'sindacato delle toghe' -. Nel giro di pochi giorni, ben due magistrati palermitani sono stati destinatari, per l'ennesima volta, di allarmanti gesti intimidatori". Si tratta - riferisce ancora l'Anm - di Nino Di Matteo, che in passato ha seguito a Caltanissetta i processi per le stragi di Capaci e via D'Amelio, e oggi è titolare di numerose indagini presso la DdA di Palermo, e di Roberto Piscitello, che per anni si è occupato di importanti inchieste sulla mafia trapanese. "Entrambi i colleghi, insieme a Nico Gozzo, Giacomo Montalbano e altri magistrati, avevano già subito pesanti intimidazioni la scorsa estate". Sottolineano i vertici dell'Anm: "La sfida lanciata dai poteri criminali richiede, oggi più che mai, un preciso impegno da parte di tutte le istituzioni per rafforzare (e non depotenziare) gli strumenti di indagine, per far cessare i tentativi di delegittimazione della magistratura, per impedire che gli uffici di Procura in regioni come la Sicilia siano messi nella impossibilità di funzionare a causa di irresponsabili scelte legislative". L'Anm esprime "tutta la sua solidarietà ai colleghi Nino Di Matteo e Roberto Piscitello, impegnandosi a vigilare perchè il livello di attenzione da parte delle autorità preposte alla protezione dei magistrati e alla sicurezza dei cittadini rimanga sempre elevato".
Fonte: alice.it

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