mercoledì, novembre 19, 2008

A volte mi piace ricordare la frase della foto...

PALERMO - Si è conclusa con quattro rinvii a giudizio e 14 richieste di rito abbreviato l'udienza preliminare, celebrata dal gup Marina Petruzzella, a carico di 18 tra capi, gregari ed estortori delle cosche palermitane della Noce, Altarello e Cruillas, imputati, a vario titolo, di associazione mafiosa, traffico di droga, estorsione e favoreggiamento. Uno degli imputati, un commerciante accusato di avere favorito Cosa nostra, negando di avere ricevuto richieste di pizzo, paradossalmente ha assunto la duplice veste di imputato e parte civile, in quanto il giudice ha ammesso la sua richiesta di costituirsi in giudizio contro i boss. I quattro rinviati a giudizio saranno processati dalla V sezione del tribunale il 16 febbraio prossimo. Gli abbreviati si terranno il 19 gennaio davanti al gup Petruzzella. Sono state ammesse come parti civili, oltre al commerciante accusato di favoreggiamento e ad un'altra operatrice economica, le associazioni Addiopizzo, Confindustria Palermo, il centro Pio La Torre, Confcommercio, SOS Impresa, il coordinamento delle vittime dell'estorsione, Solidaria, la Federazione Italiana Antiracket e la Provincia di Palermo. Il rinvio a giudizio è stato disposto per Alessandro Di Grusa (fratello del genero del boss Vittorio Mangano), per anni fattore della villa milanese di Arcore del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, Alessandro Alessi, Salvatore Sansone e Ferdinando La Innusa.L'abbreviato è stato disposto per Emilio Briamo, Marcello Carrozza, Paolo Castelluccio, Domenico Di Giovanni, Antonio Di Martino, Daniele Formisano, Giuseppe Geraci, Giovanni Giordano, Gaetano Leto, Girolamo Monti (reggente della cosca del Borgo Vecchio), Daniele Riccobono, Enrico Scalavino, Giancarlo Seidita, Pietro Tumminia (reggente della famiglia di Altarello).
19/11/2008
Fonte: La Sicilia

Nessun commento: