sabato, dicembre 06, 2008

Di sicuro è un bravo ragazzo...

PALERMO - La IV sezione della Corte d'appello di Palermo ha ridotto la pena - da 18 a 14 anni - a Filippo Guttadauro, originario di Bagheria (Palermo), fratello del boss di Brancaccio Giuseppe e cognato del superlatitante Matteo Messina Denaro, capo della cosca di Castelvetrano. Proprio nel paese della provincia di Trapani, in cui abita l'imputato, marito di una sorella di Messina Denaro, sarebbe stata commessa l'estorsione di cui Guttadauro è stato riconosciuto colpevole. Con lui sono stati condannati quattro commercianti palermitani sottoposti al taglieggiamento, ma che - interrogati dagli inquirenti - non lo hanno mai ammesso. Per Giuseppe e Onofrio Mascolino e Fabio e Marco Li Vorsi, soci di una catena di negozi di elettronica ed elettrodomestici, che aveva aperto un punto vendita anche a Castelvetrano, la pena è stata confermata: otto mesi ciascuno, con l'accusa di favoreggiamento aggravato dall'agevolazione di Cosa Nostra. I loro legali ricorreranno in Cassazione. La sentenza del collegio presieduto da Rosario Luzio, pronunciata col rito abbreviato, ha accolto in parte il ricorso della difesa: in particolare, nei confronti di Filippo Guttadauro è caduta l'aggravante di essere stato "capo e promotore" della cosca di Castelvetrano.
06/12/2008
Fonte: La Sicilia

1 commento:

Mauro ha detto...

Ciao

La mafia è e sarà nella cultura italiana ancora per anni e anni. Con questo non voglio nè elogiarla e nemmeno far finta che non esista.
L'italiano è così...nasce mafioso. Io, tu e altri non siamo mafiosi ovviamente ma siamo imbevuti in una società che è mafiosa e vedi i suoi miti nel padrino e in Berlusconi (la stessa cosa). E come essere su una spiaggia...bene che va torni a casa abbronzato.E' Difficile difficile smettere di essere mafiosi quanto smettere di fumare. Non basta l'intenzione o smettere 1 mese bisogna cambiare la testa. Comunque il tuo o il suo (se desidera il lei) mi piace.


Mauro