sabato, gennaio 31, 2009

Arresti tra i "Batanesi" e "Mazzarrotti"

BARCELLONA POZZO DI GOTTO (MESSINA) - Riuscivano a condizionare e ad infiltrarsi in appalti pubblici con attentati intimidatori imponevano l'acquisto di materiali da imprese controllate dal gruppo criminale. È quanto emerge dall'indagine che questa mattina ha portato all'operazione dei carabinieri del Ros contro il gotha della mafia di Barcellona Pozzo di Gotto e della fascia tirrenica del Messinese.

Grazie soprattutto alle dichiarazioni di due collaboratori di giustizia, un polacco ed un ex componente della famiglia di Tortorici, sono state arrestate dodici persone; altre venti sono state raggiunte da un'informazione di garanzia.

I reati contestati sono l'associazione mafiosa, estorsioni, danneggiamento, detenzione e porto abusivo di armi, usura, uso di moneta falsa e gioco d'azzardo. I provvedimenti scaturiscono da un'indagine avviata nel 2007, in prosecuzione degli interventi che negli anni precedenti avevano già colpito numerosi esponenti di Cosa nostra di Mistretta e Barcellona Pozzo di Gotto, nonchè dei gruppi mafiosi cosiddetti "Batanesi" e "Mazzarroti", attivi a Tortorici e Mazzarrà Sant'Andrea.

Il condizionamento da parte del crimine organizzato si è manifestato con numerose estorsioni e attraverso prestiti ad usura. Gli arrestati dell'operazione sono: Leonardo Arcidiacono, 39 anni, Antonino Bellinvia 54 anni, Tindaro Calabrese, 35 anni, Antonino Calderone, 33 anni, Gaetano Chiofalo, 35 anni, Mariano Foti, 39 anni, Santo Gullo, 45 anni, Francesco Ignazzitto, 50 anni, Ottavio Inbesi, 38 anni, Salvatore Micale, 34 anni, Salvatore Puglisi, 54 anni e Carmelo D'Amico, 38 anni. Quest'ultimo è considerato dagli inquirenti a capo dell'organizzazione mafiosa di Barcellona. Un'altra persona è latitante.

30/01/2009
Fonte: La Sicilia

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