martedì, aprile 21, 2009

Abisso 2

Catania, 20 apr. (Adnkronos) - 'Abisso 2'. Questa la denominazione dell'operazione antidroga dei carabinieri che hanno portato all'arresto di 35 persone tra Catania, Napoli, Siracusa e Messina. I destinatari dei provvedimenti sono riconducibili a due famiglie mafiose etnee. Oltre 200 militari dell'Arma hanno partecipato all'operazione. La Dda di Catania ha coordinato le indagini che hanno permesso di scoprire un 'cartello' tra le due famiglie contrapposte per l'acquisto di cocaina, marijuana e hashish da parte di esponenti della camorra napoletana e per la gestione dello spaccio nella citta' etnea, nel suo hinterland pedemontano, ionico e a Siracusa. Fra gli arrestati vi sono anche presunti capi del clan Laudani.

Operazione "Abisso 2", l'elenco degli arrestati. Questo l'elenco completo delle persone raggiunte da ordinanza di custodia cautelare: Domenico Agosta, 33 anni; Paolo Aloisio, di 22, Nazareno Anselmi, di 34; Giovanni Daniele Bonaventura, di 36; Vincenzo Buccheri, di 37; Alberto Giammarco Angelo Caruso, di 29; Saverio Francesco Cristaldi, di 40; Sebastiano D'Antona, di 27; Mario Di Mauro, di 29; Vincenzo Esposito, di 25; Giovanni Giuffrida, di 67.I destinatari del provvedimento restrittivo sono anche Andrea Grasso di 22; Marco Judica; di 27, Francesco Nicotra, di 30, Antonio Pappalardo, di 32, Gianluigi Antonino Partini, di 23, Alessandro Giuseppe Raimondo, di 37; Carmelo Riso, di 40; Santo Santonocito, di 25; Carmelo Massimo Tomasello di 39. In Campania sono stati arrestati: Vincenzo Esposito, 25 anni; Maria Marino, di 40 e Nicola Percuoco, di 53. Le indagini dei militari dell'Arma hanno permesso di scoprire e sgominare un presunto cartello criminale costituito dai due clan mafiosi catanesi, storicamente contrapposti, per l'acquisto di cocaina, hashish e marijuana da gruppi camorristici napoletani e alla successiva gestione del suo spaccio nel capoluogo etneo, nella fascia pedemontana ionica e a Siracusa. Le indagini dei militari dell'Arma hanno permesso di fare luce anche su un sequestro di persona: quello di un buttafuori di una discoteca 'colpevole' di non avere fatto entrare alcuni boss del gruppo. Il giovane fu successivamente prelevato e picchiato a sangue. Gli accertamenti dei carabinieri del comando provinciale di Catania avrebbero anche permesso di verificare l'esistenza di un giro di finanziamenti nei confronti di società riconducibili alle due organizzazioni criminali. L'inchiesta è coordinata dal procuratore capo Vincenzo D'Agata e dai sostituti Giovannella Scaminaci e Iole Boscarino della Direzione distrettuale antimafia di Catania.
20/04/2009

Fonte: La Sicilia/Adnkronos

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