lunedì, aprile 20, 2009

Continua l'operazione "Rebus"

Palermo, 17 apr. - (Adnkronos) - Nonostante fossero detenuti al 41 bis, i boss mafiosi continuavano a dare ordini dal carcere duro. Ma, nonostante adottassero un linguaggio criptico, sono stati scoperti e arrestati. I Carabinieri del Ros di Palermo hanno notificato in carcere un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, nei confronti di 5 indagati per associazione mafiosa ed altri reati.
Si tratta di Antonino Madonia, condannato per gli omicidi di Pio La Torre e il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa; Giuseppe Madonia, condannato per l'omicidio del capitano dei Carabinieri Emanuele Basile; Salvatore Madonia, ritenuto responsabile di numerosi omicidi tra cui quello dell'agente di polizia Natale Mondo e dell'imprenditore Libero Grassi; Nicolo' Di Trapani, indicato da piu' collaboratori di giustizia come appartenente al gruppo di fuoco di Leoluca Bagarella, riconosciuto colpevole dell'omicidio dell'agente di Polizia Penitenziaria Giuseppe Montalto e Giuseppe Guastella, anch'egli indicato da piu' collaboratori di giustizia come appartenente al gruppo di fuoco di Leoluca Bagarella e condannato per l'omicidio del piccolo Giuseppe Di Matteo. L'indagine di oggi rappresenta la prosecuzione dell'operazione 'Rebus', che il 25.11.2008 aveva gia' portato all'esecuzione di altri cinque arresti per gli stessi reati, nonche' al sequestro preventivo di beni per un valore complessivo di 15 milioni di euro. L'operazione antimafia 'Rebus' ha permesso anche di ricostruire il movente dell'omicidio del reggente Giovanni Bonanno, vittima di lupara bianca nel gennaio 2006, nella spartizione ritenuta iniqua dei proventi, documentando l'intervento nella vicenda dello stesso Salvatore Lo Piccolo.

Fonte: Adnkronos

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