mercoledì, luglio 29, 2009

Casa Provenzano...

Palermo, 28 lug. - (Adnkronos) - Un'azienda, un centro di stoccaggio dei prodotti, un'enoteca e una grande bottega dei sapori. Tutto questo sara' realizzato nei beni confiscati ai mafiosi Bernardo Provenzano e Giovanni Genovese. Il ministero dell'Interno, nell'ambito del Pon Sicurezza 2007-2013, ha ammesso al finanziamento due progetti del Consorzio sviluppo e legalita', che gestisce i beni confiscati alla mafia nei Comuni di Altofonte, Camporeale, Corleone, Monreale, Piana degli Albanesi, Roccamena, San Cipirello, San Giuseppe Jato. Un milione e mezzo di euro per trasformare, entro la prossima primavera, altri due luoghi in simboli della vittoria dello Stato sulla mafia.
''Prosegue la nostra attivita' che in otto anni si e' tradotta nel proficuo utilizzo degli immobili sottratti a soggetti che portano nomi pesanti nella gerarchia mafiosa - spiega Antonino Giammalva, sindaco di San Cipirello (Palermo) e presidente del Consorzio -. Abbiamo sensibilizzato gli studenti e le associazioni nell'impegno per promuovere la legalita', ma abbiamo anche creato nuove condizioni di sviluppo. Sui beni che erano di proprieta' di potenti e temuti esponenti di Cosa nostra - conclude - oggi lavorano molti giovani che producono olio, vino, pasta, legumi commercializzati su scala nazionale. Tutto questo ci inorgoglisce e, al contempo, ci stimola a proseguire il nostro impegno'' .
In particolare, la casa appartenuta al boss Provenzano, in via Colletti, nel centro storico di Corleone, ospitera' una vetrina dei sapori dove sara' possibile acquistare i prodotti provenienti dalle terre del Consorzio: pasta, olio, vino e tanto altro ancora. I locali ospiteranno anche uno spazio destinato ad incontri e dibattiti ed una piccola libreria che raccogliera' volumi sulla mafia. Grazie al finanziamento del ministero dell'Interno il bene, che fino a qualche tempo fa era luogo di residenza della famiglia Provenzano, diventera' un simbolo concreto di riscatto sociale, un luogo aperto a tutti, dove esercitare la memoria e costruire l'impegno.

Fonte: Adnkronos

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