mercoledì, luglio 29, 2009

Ricordando Chinnici

PALERMO - Si celebra oggi il 26/mo anniversario della strage di via Pipitone Federico a Palermo, in cui furono uccisi dalla mafia il consigliere istruttore Rocco Chinnici, i carabinieri maresciallo Mario Trapassi e appuntato Salvatore Bartolotta e il portiere dello stabile in cui Chinnici abitava, Stefano Li Sacchi. Sul muro della strada della strage, davanti ai familiari delle vittime, sono state deposte corone di fiori. Poi è stata celebrata una messa nella cappella della legione dei carabinieri della Sicilia, nella caserma Carlo Alberto Dalla Chiesa. Nella stessa caserma è cominciato il dibattito sulla riforma del processo civile "Efficienza e Legalità". A Partanna (Tp), luogo dove Chinnici fu pretore, per iniziativa del comune è stata deposta una corona di fiori sul cippo dedicato al giudice, nel piazzale antistante agli uffici giudiziari. A Misilmeri (Palermo) dove Chinnici nacque, stasera alle 21 si svolgerà lo spettacolo teatrale intitolato 'Lu priturì, con la regia di Giovanni Furnari.
L'ATTENTATO. Il 29 luglio 1983 in via Pipitone Federico, nel centro di Palermo, per uccidere il magistrato, Cosa nostra fece esplodere un'autobomba inaugurando una nuova tipologia stragista alla "libanese". Sopravvisse solo il suo autista, Giovanni Paparcuri, anche se gravemente ferito. Per la strage, dopo travagliati processi giunti fino in Cassazione, sono stati condannati: a 18 anni di carcere i pentiti Giovanni Brusca, Calogero Ganci, Franceco Paolo Anzelmo e Giovan Battista Ferante; all'ergastolo i boss Antonino Madonia, Salvatore Riina, Bernardo Provenzano, Bernardo Brusca, Francesco Madonia, Giuseppe Calò, Antonino Geraci, Matteo Motisi, Raffaele Ganci, Salvatore Buscemi, Giuseppe Farinella, tutti accusati di essere mandanti; Stefano Ganci e Vincenzo Galatolo, Salvatore e Giuseppe Montalto, ritenuti esecutori. A Chinnici - ha detto il senatore del Pd Lumia - si deve l'intuizione del lavoro di gruppo e la condivisione delle indagini che poi sfociarono rispettivamente nella nascita del pool antimafia e nel maxiprocesso".
29/07/2009

Fonte: La Sicilia

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