sabato, settembre 26, 2009

L'agenda rossa e gli scheletri di Napolitano...


ROMA - "Lo Stato troppe volte è stato omertoso e silenzioso sulla mafia". E' la denuncia del leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, nel corso della manifestazione sull'agenda rossa di Paolo Borsellino. "La mafia non è soltanto quella delle bombe - ha sottolineato - ma anche quella che poi è finita dentro le istituzioni". Omertoso "non lo Stato genericamente", ha sottolineato Di Pietro, ma "funzionari dello Stato che nell'esercizio delle loro funzioni intrattenevano rapporti con i poteri e con persone mafiose e si accordavano su chi doveva finire in manette e chi alle stelle". "Vogliamo sapere la verità su chi ha fatto sparire l'agenda rossa di Borsellino - ha aggiunto il leader Idv - perchè lì c'è la verità sui mandanti delle stragi di mafia: nascondendo quella verità si compie una strage di Stato". "Rivolgo un appello al capo dello Stato: non dia retta ad alcuni cattivi consiglieri che evidentemente le raccontano una verità diversa. Non dia retta a coloro che le fanno credere che al Parlamento Europeo noi siamo anti-italiani. Invece proprio perchè siamo italiani dentro non vogliamo più che l'Italia venga derisa e sbeffeggiata" per il conflitto di interessi del premier Silvio Berlusconi. "Chiediamo oggi rispetto - ha aggiunto - per l'Italia vera e per coloro che hanno dato la vita per la verità nel nostro paese". Di Pietro si è detto "amareggiato" perchè il capo dello Stato ha "respinto l'invito a partecipare alla manifestazione di oggi (rivoltogli ieri da Sonia Alfano, ndr) con una motivazione che non ci azzecca niente". L'eurodeputata dell'Idv ha infatti riferito che il presidente Napolitano le avrebbe risposto seccato: "Chi vorreste invitare, me? Io non partecipo a manifestazioni". Di Pietro sottolinea che quella a piazza Navona "non è una manifestazione di partito", ma una manifestazione con i parenti delle vittime della mafia, e che "quindi un suo messaggio se non una sua presenza ci avrebbe dato forza e coraggio, che comunque non ci mancano".
26/09/2009

Fonte: La Sicilia

1 commento:

Debora Senatore ha detto...

Giorgio Napolitano ha tanti soldi da proteggere, me lo ha detto lui quest'estate, quando stava scegliendo la persona da nominare Presidente del Consiglio. Ha detto di volere una persona che in qualche modo proteggesse i suoi soldi. Da chi sono arrivati questi soldi? solo da noi contribuenti? è questa la domenda che subito mi sono posta.
Mi ha detto di fare l'aborto del piccolo che portavo in grembo (meno di due mesi), con la stessa freddezza con cui ha risposto di non voler partecipare ad una manifestazione così importante.
L'agenda rossa ce l'hanno loro, i "politici".
Ma non dimentichiamoci che LO STATO SIAMO NOI cittadini, non Giorgio Napolitano o chissà quale approfittatore di turno.
Si deve aprire un'inchiesta su Giorgio Napolitano al più presto. Sui suoi contatti passati.
Ne sà eccome. Io lo odio per come si è comportato, e odio me stessa per non averlo buttato in mare quando lo stesso era a pochi metri... "PROTEGGERE I SUOI SOLDI" LA SUA PREOCCUPAZIONE PRINCIPALE QUANDO L'ITALIA VA A ROTOLI.

Sono stanca di quest'Italia che non funziona, stanca di stare zitta. STANCA