martedì, ottobre 20, 2009

La commissione antimafia...

ROMA - L'ufficio di presidenza della commissione parlamentare Antimafia - ha detto il vicepresidente Fabio Granata - si riunirà domani e c'è un orientamento generale a chiedere un'audizione del procuratore nazionale Antimafia Piero Grasso dopo la sua recente intervista sulle stragi del '92.
Fonte: ANSA


ROMA - "Oggi, in commissione Antimafia, abbiamo messo le mani su un documento che dimostra in modo
inequivocabile che, negli anni '92,' 93 e '94, un pezzo di Stato e importanti uomini politici hanno occultato la possibilità di conoscere e far conoscere al Paese le ragioni per cui in quegli anni ci furono le stragi di mafia". Anche Antonio Di Pietro, presidente dell'Italia dei Valori, componente dell' Antimafia, interviene sulla questione della trattativa tra Stato e Cosa nostra.
"Una questione politica e morale grossa come una casa che deve essere affrontata e risolta e riguarda i motivi per cui la Commissione parlamentare Antimafia, in quegli anni, non ritenne di ascoltare Vito Ciancimino che ne aveva fatto espressa richiesta, addirittura con una lettera scritta, nella quale testualmente affermava: 'l'omicidio dell'onorevole Lima e di quelli che vanno oltre la persona della vittima e puntano in alto,
un avvertimento, come si suol dire. Sono stato, per molti anni, testimone ed in parte protagonista di un certo contesto politico. Sono convinto che questo delitto faccia parte di un disegno più vasto, un disegno che potrebbe spiegare altre cose, molte altre cosè".
Insomma, prosegue Di Pietro, "Ciancimino era a conoscenza di fatti e circostanze che riguardavano le stragi di mafia di quell'epoca (Falcone e Borsellino compresi) e degli oscuri rapporti tra mafia e Stato e voleva informarne la Commissione. Nonostante ciò, la Commissione antimafia, dopo aver pure deliberato, il 6 luglio '93, di ascoltare Ciancimino, poi se ne è guardata bene dal farlo. Evidentemente qualcuno in alto, molto in alto, (come alludeva Ciancimino), non voleva che si conoscesse la verità ed ha lasciato così che prima proseguissero le stragi e poi che si instaurasse un'immorale trattativa tra Stato e mafia. Per questa ragione oggi ho chiesto l'audizione urgente dell'allora presidente della Commissione antimafia, l'onorevole Luciano Violante, affinchè renda note le ragioni per cui la commissione non ha ottemperato all'audizione di Ciancimino. Audizione che la stessa Commissione aveva disposto".

20/10/2009
Fonte: La Sicilia

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