giovedì, ottobre 29, 2009

Udienza a porte chiuse

PALERMO - Massimo Ciancimino ha partecipato all'udienza del processo d'appello in cui è imputato per riciclaggio. L'udienza, nell'aula bunker del carcere Pagliarelli, si è svolta a porte chiuse. Ciancimino aveva anticipato la volontà di rendere dichiarazioni spontanee. Oltre al figlio dell'ex sindaco mafioso di Palermo, Vito Ciancimino, nel processo sono imputati anche la madre Epifania Scardina, l'avvocato Giorgio Ghiron e l'avvocato Gianni Lapis. "In tante intercettazioni dove ci sono elementi a mia discolpa e notizie di reato sono state segnati nei brogliacci come irrilevanti" ha detto lasciando il Pagliarelli. "Io ritengo che l'ufficiale di polizia giudiziaria che ascolta - ha proseguito - e sente notizie di reato, ha l'obbligo di informare l'autorità giudiziaria. Queste intercettazioni sono state valutate irrilevanti non solo per gli elementi a mia discolpa ma anche per le notizie di reato". Nel corso delle dichiarazioni Ciancimino aveva anche detto che proprio su quelle parti definite nei brogliacci delle intercettazioni 'irrilevanti', nove magistrati hanno aperto inchieste. Secondo Ciancimino in tutta questa vicenda ci sono tante cose che non vanno: "Con la logica che devono salvare, al solito, altri non voglio sapere chi e che accordi ci sono a monte e non so se adesso usciranno 'papelli' non mi interessa e voglio essere condannato per quello che ho fatto". Ieri, dall'appartamento di via Torrearsa, nel centro di Palermo, secondo quanto sostiene lo stesso Ciancimino sono sparite le lettere personali che il padre avrebbe scritto dal carcere al figlio e una serie di fotografie. Non sono stati portati via oggetti di valore, circostanza che ha indotto gli inquirenti a escludere che si sia trattato di un furto. Sembra, dunque, che dietro l'incursione ci sia stato un atto intimidatorio.
29/10/2009
Fonte: La Sicilia


PALERMO, 28 OTT - La polizia indaga su un tentativo di effrazione nella casa di Massimo Ciancimino, figlio dell'ex sindaco mafioso di Palermo Vito. Ciancimino, da mesi, rende dichiarazioni ai magistrati sulla trattativa tra mafia e Stato di cui il padre sarebbe stato tra i principali protagonisti. Ciancimino al momento non vive nella casa palermitana, a causa di alcuni episodi intimidatori subiti. Si e' trasferito a Bologna.

Fonte: ANSA

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