domenica, novembre 08, 2009

Processo Dell'Utri

PALERMO - Il procuratore generale, Antonino Gatto, ha depositato questa mattina alla prima sezione della corte d'appello di Palermo, nel processo al senatore Marcello Dell'Utri, i verbali degli interrogatori resi dal collaboratore di giustizia Gaspare Spatuzza ai pm palermitani. Il pg non ha potuto però presentare anche le trascrizioni integrali rese ai magistrati di Caltanissetta e ha prodotto solo i verbali riassuntivi. Per questo motivo la corte ha deciso di rinviare il processo al 20 novembre, quando verrà deciso il calendario delle audizioni del pentito. Era stata la difesa di Dell'Utri a chiedere la acquisizione di tutti i verbali degli interrogatori di Spatuzza. I giudici decideranno solo dopo aver sentito il pentito se citare sul banco dei testimoni i capi mafia Filippo e Giuseppe Graviano e Cosimo Lo Nigro, così come era stato richiesto dal pg. Dell'Utri, che deve rispondere di concorso esterno in associazione mafiosa, è stato condannato in primo grado a nove anni di reclusione. Il procuratore generale ha chiesto la riapertura del processo, giunto ormai alla fase finale, proprio per ascoltare il pentito Gaspare Spatuzza. Il pentito ha dichiarato che nell'estate del 1993 l'obiettivo della mafia era quello di colpire i carabinieri della Dia. "Graviano mi disse - ha detto Spatuzza - che lo scopo primario era di colpire lo Stato, poteva essere anche la polizia, ma per ora c'è l'obiettivo diretto carabinieri. Il capitano che doveva essere l'obiettivo aveva avuto un ruolo nella cattura di Riina e camminava a bordo di una spider di colore rosso, era un certo Miranda. Per tre volte abbiamo cercato la macchina nel parcheggio vicino alla sede della Dia, ma non l'abbiamo trovata". Spatuzza ha raccontato anche che dopo l'estate '93 Giuseppe Graviano gli disse di "mettere ordine nel mandamento di Porta Nuova che era infestato dalla microcriminalità ed era retto da Vittorio Mangano". Spatuzza ha puntualizzato di non avere mai comunque conosciuto Mangano. "Era strano per noi di Brancaccio - ha detto Spatuzza ai pm di Palermo - di occuparci di un mandamento così lontano per mettere ordine senza assistenza sul posto. Mi recai lì diverse volte ma mi parve che si trattava di una cosa complicata e rinunciai".
06/11/2009
Fonte: La Sicilia

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