sabato, marzo 06, 2010

Iniziativa a Gela

GELA (CALTANISSETTA) - "Un nastro verde da legare al polso, da esporre davanti al proprio negozio, da attaccare al proprio mezzo di trasporto per affermare la legalità, per rivendicare la libertà di un popolo e protestare contro il racket che ci vorrebbe imbavagliare". È l'iniziativa lanciata dall'associazione "Gela è viva", per esprimere solidarietà al commerciante Niki Interlici, vittima di quattro attentati in poco più di sei mesi, che ha deciso di chiudere i suoi tre negozi, vendere tutto e andar via da Gela. "Hanno vinto loro" ha detto dopo il quarto danneggiamento, quando ha visto la sua Smart andare a fuoco insieme con altre due automobili parcheggiate a ridosso della sua e le fiamme che hanno distrutto le serrande dell'appartamento al piano rialzato e il portone della palazzina dove lui abita con la madre. Dure le accuse di Interlici: "Sono stato lasciato solo da tutti. Niente solidarietà nemmeno dalla locale associazione antiracket, da cui sono uscito quando mi sono accorto che vi si annidavano alcuni delinquenti". Nei prossimi giorni l'associazione "Gela è viva" organizzerà una manifestazione a sostegno delle vittime del racket è ha invitato Niki Interlici a guidare il corteo che sfilerà per le vie cittadine.
05/03/2010
Fonte: La Sicilia

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