lunedì, aprile 19, 2010

Speriamo si abitui a fare il carcerato...

Palermo, 16 apr. - Il pg di Palermo, al termine della requisitoria, ha chiesto la condanna a undici anni per il senatore Marcello Dell'Utri, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. Il pg ha chiesto l'aggravamento della pena di due anni rispetto alla sentenza di condanna di primo grado quando al senatore vennero inflitti nove anni di carcere.
Secondo il pg Antonino Gatto, "dall'istruzione dibattimentale in appello sono emersi ulteriori elementi a carico dell'imputato, come le dichiarazioni di Gaspare Spatuzza che si inseriscono armonicamente nelle acquisizioni probatorie, confermando tra l'altro i rapporti tra Dell'Utri e i fratelli Graviano di Brancaccio". Il rappesentante dell'accusa ritiene, inoltre, che dal processo è "ulteriormente emersa la propensione di Dell'Utri a inquinare le prove, come abbiamo visto nel caso Cirfeta-De Filippis". E ancora: "C'è stata la rielaborazione compiuta dal pg delle dichiarazioni rese dal colloboratore Salvatore Cucuzza". Per il pg Gatto, secondo quanto ha affermato lo stesso Cucuzza, Dell'Utri si sarebbe attivato "per l'approvazione di due provvedimenti legislativi per favorire l'organizzazione mafiosa di cosa nostra". E, infine, sull'aggravamento della pena, rispetto alla sentenza di primo grado, il pg Gatto spiega: "Se la giustizia è proporzionale, è giusto ricordare che la Corte d'Appello di Palermo ha inflitto dieci anni per infedeltà a un ex rappresentante delle forze dell'ordine. E le infedeltà commesse da costui sono state commesse con modalità meno devastanti di quelle compiute da Marcello Dell'Utri". I rappresentanti della parte civile, Comune di Palermo e Provincia di Palermo, si sono associati alla richiesta del Pg.
Secondo l'accusa Dell'Utri avrebbe fatto avere al collaboratore Cirfeta dei soldi con la mediazione dell'avvocato De Filippis. Ma la difesa nega che abbia dato del denaro. ''Effettivamente la De Filippis chiese dei soldi a Dell'Utri -ha ribadito Di Peri-, ma il senatore si è rifiutato. Il pg costruisce un'ipotesi accusatoria basandosi su fatti illeciti che non sono né illeciti né provati''. ''L'avvocato Alessandra De Filippis voleva dei soldi dal senatore Dell'Utri - ha detto l'avvocato Di Peri - perché aveva anticipato una somma per i funerali del figlio del collaboratore Cirfeta. Ma di fatto Dell'Utri questi soldi non glieli ha mai dati''.
Parlando del processo più volte interrotto negli ultimi mesi, Dell'Utri ha detto: 'Il procuratore generale ci ha aggiunto due anni di interessi, forse perché dal primo verdetto sono passati sei anni... Comunque, questa è la richiesta. Ora aspettiamo la sentenza''. Faccio l'imputato da 15 anni, e' diventato quasi uno stato dell'essere e sono stanco. Arrivera' il momento in cui finira' tutto e mi chiederò ora che faccio?'. Mi sono insomma abituato a fare l'imputato, e' diventata una cosa strutturale". Il processo è stato rinviato al 30 aprile per l'inizio delle arringhe difensive.
Al termine della requisitoria di oggi il presidente della Corte d'Appello Claudio Dall'Acqua ha reso noto il calendario per le prossime udienze. Il 30 aprile cominceranno le arringhe difensive. Il processo si terrà poi ogni venerdì del mese, fatta eccezione per il 4 giugno. L'11 giugno i giudici entreranno in Camera di Consiglio per emettere la sentenza di secondo grado.
Fonte: Adnkronos

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