venerdì, settembre 03, 2010

Un leghista alla commemorazione di Dalla Chiesa è imbarazzante...

PALERMO - Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ha deposto una corona di fiori sotto la lapide in via Isidoro Carini a Palermo che ricorda l'uccisione, il 3 settembre 1982, del prefetto, generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, della moglie Emanuela Setti Carraro e dell'agente di scorta Domenico Russo. Oggi ricorre il 28/simo anniversario della strage.

Sono presenti il capo della Polizia
Antonio Manganelli, il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, il prefetto Giuseppe Caruso, magistrati, e i vertici della polizia di Stato a Palermo, dell'Arma dei carabinieri e della Guardia di Finanza.

"In occasione del 28 anniversario della Strage di via Carini, desidero, a nome mio e dell'Assemblea di Palazzo Madama, ricordare Carlo Alberto Dalla Chiesa, sua moglie Emanuela Setti Carraro e l'Agente Domenico Russo. Ancora una volta il mio pensiero va a questi Martiri della Giustizia, che hanno pagato con il prezzo estremo della vita la loro lotta quotidiana e senza riserve contro la mafia nella terra di Sicilia.

Dalla Chiesa ha dedicato ogni momento della sua esistenza al servizio delle Istituzioni con senso del dovere, con lealtà e rettitudine, con rigore, con altruismo e immenso amore per l'Italia e per i cittadini onesti. Un esempio al quale ciascuno di noi deve guardare, un modello al quale fare riferimento in ogni azione quotidiana per continuare a realizzare la difficile ma non impossibile vittoria dello Stato sulla violenza criminale mafiosa". Così il Presidente del Senato, Renato Schifani, nel messaggio inviato al Prefetto di Palermo, Giuseppe Caruso.

Il presidente della Repubblica, Napolitano, nel suo messaggio mette in evidenza che: "Il ricordo del sacrificio del generale Dalla Chiesa è perciò ancora oggi preziosa occasione per rafforzare, specialmente nei giovani, la cultura della legalità e il senso della democrazia, e per rinnovare un convergente e deciso sostegno delle istituzioni repubblicane e della società civile all'attività di contrasto delle organizzazioni criminali svolta dalla magistratura e dalle forze dell'ordine, al fine di contenerne la capacità di controllo del territorio e di infiltrazione nella economia, nazionale e internazionale".

Fonte: La Sicilia

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